L’anno che si chiude
e…l’anno che verra’
tra vecchio e nuovo
che s’alternano tra loro
come un concentrato possibilista
che qualcosa cambi davvero
nell’illusione che permane
come atavica incertezza
di tempi assurdi di qualita’
…dove si perde la visione altra
…dove s’aggrappano speranze nuove
…dove si perde cognitivamente il senso
nella direzione distruttiva dell’uomo
che ormai e’…totalmente svenduto
nelle apparenze piu’ che nelle sostanze
d’ulteriori ammaccate individualita’
che hanno solo peso negativo.
Tutto rimane uguale
mentre si tacciono le verita’
nel progresso ormai depistato
in anarchie di poteri nefasti
mentre la distruzione vigila
come fosse una logica conseguenza
d’un uomo che e’…ulteriormente morto
nel piccolo e grande girotondo
in un gioco che punta allo sporco
nel suicidio d’ogni anima perduta
perche’ e’ cio’ che da’ uguaglianza
perche’ e’ cio’ che giustifica la morte
quella dell’uomo che non ha piu’ anima…