L’inadeguatezza e’ mordente

d’una malsana abitudine

di non essere perfettamente adatti

anzi…poco adatti a vivere

perche’ non c’e’ l’accettazione di se’

nel procedere di schemi strutturati

dovuti al processo di crescita

…impedendo anche agli altri

di sentire quella presenza d’inadatti

in un’identita’ di continui compromessi

che non vengono pesati come tali.

Riconoscimento e’ il pilastro

d’identita’ nascoste dentro

in un gioco perdente d’amore

che pare strattonare le certezze

buttando l’essere in una crepa

dove sono le ferite del non amore

nell’incapacita’ di raccontarsi

con la fragilita’ che impera

seppellita dentro un buco nero

dove si piange i non riscontri

…di quell’amore da cui veniamo

…di quell’amore da cui dipendiamo

per sentirci uniti e non piu’ divisi

nell’eterno dualismo pure nei sentimenti.

Senza il riconoscersi c’e’ quel senso vacuo

che presenzia dentro l’uomo che ha bisogni

in una sacra appartenenza al tutto

gestito con la fiducia d’appartenere

ad un mondo che invece ti corrisponda

nella giustizia di profondi riscontri…