Quanta mancanza sei
figlio amato e lontano
dove oggi sento che…non ci sei.
M’ero illusa che l’amore
potesse creare la dissolvenza
di muri frapposti ed ormai alti
che neanche anni luce possono abbattere
mentre rimarra’ l’illusione
di credere che…l’amore fosse tanto
di credere che…ritrovarsi fosse passo
di credere che…il tempo fosse calmiere
mentre due estranei sono migliori
constatando che ti porto dentro
come un di’ di tanto tempo fa
dove tu mi hai scelto ed io accolto.
Voragine e’ diventata la distanza
senza ricordi ne’ baci ne’ abbracci
oggi che entrambi siamo adulti
incapaci di comunicazione.
Eppur in tutto cio’ io sento
quella mancanza che mi allontana
quella mancanza che ti allontana
in quei contrari singolari
di nature unite ma disunite
mentre abissi d’abitudini errate
creano quel senso di sconfitta
cosi’ difficile da trasformarsi.
Lo siamo entrambi…sconfitti
nel sopruso che ha negato legame
quello indissolubile ed eterno
che lega madre a figlio
che lega figlio a madre!