Dal mare…


Mi riprendo dal mare

…tutto ciò che sono

come una ladra d’identità

rubo da me l’anima.

E’ una ricarica d’energia

che alimenta come pila

l’animosità di voler essere.

Io sono qui…a prendere

per me sola l’immenso

che è di tutti quelli

affamati d’identico bisogno.

E’ bisogno d’abbandono

allorchè i limiti di un corpo

persino quello

sganciano le catene

e…si può essere ciò che sei.

La solitudine del mondo

in quel comunicare pagliacciata

finto…fatto di parole

finto…fatto di mascherate

scompare di botto.

Si perdono le strutture

quelle che devono essere d’aiuto

nel combattere quotidiano

d’una sopravvivenza inevitabile

e…si è liberi nei pensieri

spaziando attraverso l’immensità

che apre i cassetti di te

quel che sei veramente

non ciò che appare.

…sei ciò che…sei.

 

 

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