Ruggisce il vento freddo

come un leone d’agonia

attraverso ogni zampata

riempita di furia dolore.

Raffiche d’inverno

sono portatrici gelate

di quella amarezza

condensata nel chiuso

quando impedisce l’uscita

d’un amore cosi’ scaldante

ai cui raggi si scalda il cuore

ogni volta che permetti a te stesso

d’udire la forza che governa

l’umano che sa esserne fiero.

Ruggisce il vento freddo

mentre non attutiscono sbuffi

nella violenza uragana

del suo principale obiettivo

d’esser poi principio di fede

quando calmato lo spasmo

vi e’ l’abbandono alla pace

nel perdonarsi e perdonare

ogni afflusso di rabbia repressa

che sgomina cosi’ il dolore

per esser solo amore che s’espande

mentre infuria il dolore

e si aspetta e teme la successiva mossa

d’un possedere la spada uccidente

corrispondente al rinnovare soltanto la vita

di nuovo amore per se stessi…