La natura segue il suo ritmo

…solo l’uomo no

e…fa di tutto

per deviare

il corso della vita.

Se è giovane fa tanto

…per uniformarsi alla massa

se è vecchio fa tanto

…per cambiarne il decorso

nel tempo che è passato

facendosi anche del male

pur d’uniformarsi all’idea

della gioventù…rincorrendola.

La paura della morte

è quella spada

vissuta come un’infamia

su un corpo che cambia.

E’ la corsa … a ricostruirsi

quasi che…quell’apparire giovane

allungasse il momento cruciale

non volendo conviverci affatto

neanche con il corpo cambiato

neanche con una rugha che segna

…la maturità visivamente altrove

per niente profonda in sè

…convivere

con ciò che si è e…si ha

con ciò che sei…se sei

ma…si trattano come oggetti

che…devono apparire

…nuovi e lucenti

per apparire…mai essere…