Ad Annalisa, mia figlia.


Quando eri dentro me

ho sognato per te…tutto

ho pregato che tu fossi

…quell’essere umano raro.

Ho formato il tuo corpo

ho plasmato il tuo mondo

ho creato di te quel che sei

e…quanti no

e…quanti sì

e…quanto voler essere perfetta.

Io non sono perfetta

io sono quel che sono

questa strana mamma

che ama a cento

che perdona a cento

che toglie a cento

che porge la stranezza

nell’amare con ampiezza.

Non soffoco

non creo distacco

non dò l’idea d’amare

perchè quando non ci sarò

la vita non lesina alcunchè

è..avara e prodiga

è..dolce ed amara

è..quel dono che ti ho dato

con tutta me nell’illusione

d’essere forse la miglior mamma.

Oggi guardandoti mi fa orgoglio

d’aver dato la fortezza

nella certezza che ce la farai.

Sei una quercia ricordalo…

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