Il telefono.


Le voci amiche

attraverso il filo d’un telefono

cercano d’aprire i propri affanni

in una solaggine assoluta

danno, parlando a sè, risposte.

Così in tutte le ore

i telefoni occupano il vuoto

di questa triste società

che cerca se stessa

mordendo di sè la testa.

Resta un corpo di serpente

senza testa

dimenante pazzamente nel corpo

e…suona incessante questa richiesta

nel parlare e parlare e parlare

dimenando nell’aiuto

schiacciato dalla corsa

come se…non esistesse altro

senza pensare

che arriva il momento d’andare via

sgombrati da tutto ciò che è

da…questo apparente vivere

che è già morte.

 

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