Sono triste.


Sono triste assai

per questo mio selvaggio essere

che come un ascia spacca

quel legno della vita

in una non appartenenza

come se io fossi sempre indietro

oppure avanti

non so

e dovessi sempre purtroppo

guardare

vivere

pesare e bilanciare

la mia indole cruda.

E’ crudezza che mi fa rabbia

perchè vorrei stamane

spaccare me

renderne pezzetti

e poi..scaraventarli nell’infinitezza

quella che mi rende così

arrabbiata

e..piango innanzi al mare

piango me e il mondo

e vorrei non carpire

tutto questo dolore

il mio e dell’uomo

e sono sola, così mi sento

sola con il mio cane amico

che è accucciato ed ascolta

il mio accorato sentire

mentre non posso nemmeno parlare

sono proprio “intrisa” di esser nulla.

 

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