Divagazione : le linee…

Quanta sofferenza l’umano

non educato mai ad essere

e…fin da sempre

riempito di giusto o…ingiusto

di saggio…di coerenza…di sbarre

di prigioni…di divieti…di paletti.

I limiti che puoi superare

…quelli che sono stati messi

come guardiani col nome di

…coerenza…dovere

e poi…disimparare l’amore

e poi…sentirsi oppresso

…perchè di te

ne hanno fatto oggetto

ne hanno fatto uomo maschera

ne hanno fatto usanza ed obbligo.

C’è una linea netta

come quell’orizzonte che delimita

oltre il quale è vietato andare

come quella mela mangiata

che poi…hanno divorato

che poi…è peccato

e tu…diventi marchiato

inquisito sottilmente se osi

solo osi…vivere.

Le linee di demarcazione

dove non puoi scegliere più

dove non puoi usare anima

quella strana essenza che ti frega

quell’ uscire fuori è… anima

è prenderla rubandola al divieto

e…sentirsi pure ladri.

Rubi da te stesso

rubi dalla vita d’insegnamento

quella purezza non consentita

quella bellezza che è tua

nata insieme a te…è lei.

Vive insieme a te da sempre

e non è addomesticabile

è l’impulso che ti distingue

è la qualità che ti definisce

è la torta che prendi per te

se…hai coraggio d’essere

se…hai coraggio di rubare

se…hai coraggio d’esser giudicato

se…hai coraggio di prenderla

e…farla vivere con te per te.

Sei egoista…è l’unico marchio

sei libero…è l’unica invidia

sei uomo…è l’unico obbiettivo

sei forte…è l’unico modo

sei perdente…è l’unica accusa.

Le linee sono sempre lì a parlare

nella mutezza d’ovvietà

sono lì a creare la guerra umana

nel non coraggio d’osare prendere

quello che è già dentro ognuno

quello che è prevaricante dentro

quello che è anima senza calcolo

quello che è anima senza paura

quello che è anima senza ragione

è anima e non si può dimenticarla

è lì…forte e salda a dirti

di superare la linea…l’orizzonte…

 

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