Piu’ mi avvicino con fiducia

al mio riscontro personale

con una realtà così crudele

d’un uomo che è cosa

più non mi rispetto…io stessa

nell’appartenere alla specie

d’un così fatto rumore.

Sembra rumore l’intorno

…non è melodia

…non è dolcezza

…non è emozione

…non è sguardo

…non è silenzio

è tutto tranne che uomo

è tutto tranne che persona

in quell’invasione d’oggetto

che sembra voler inghiottire

tutto ciò che non riesce a vedere

a sentire…a provare…a respirare

come un aleggio di…invisibile

divento io appiattita

quasi nascosta nel non visibile

che esplode da solo in un urlo.

E’ l’urlo di vita

che ogni mattino concerta

dentro un risveglio tormentato

senza pianto reso inutile

dinnanzi ad un’onda prorompente

di profonda amorevolezza

che ho per me…non condivisibile.