Leonardo…

Dal nome alquanto risonante

si direbbe una possenza

invece il Leonardo in questione

è fragile sia fuori che dentro.

Fuori rispecchia negli occhi

un’anima distratta

come se volesse da essa

quella corrispondenza

tra ciò che è… e ciò che… copre.

Nel passaggio poi

…tra occhi e anima

c’è una sorta di tristezza

d’una infelicità latente

ben camuffata ma esistente.

La copre di molto

in quell’ambivalenza d’allegria

che maschera la vena spenta

d’un animo che anela amore.

E’ un amore riempitivo di dolcezza

che similmente a quello d’un sogno

…cerca intorno…negli occhi

quelli vivi…quelli spenti

riuscendo a percepirne il condensato

in quella ricerca antica

…d’un bimbo che…a suo tempo

anche lì…chiedeva.

L’ha avuto… Non si sa

avrò la risposta…io

guardando nei suoi occhi…

 

 

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