Quanti secoli ci dividono

da essere…rocce statiche

che nella loro essenza

sono densità significante

che rappresenta evoluzione

che rappresenta erosione

quando si sgretola di tempo

e si rimpiccolisce a volte

…per mano dell’umano

…per mano del tempo trascorso.

Salde sono lì a provare

quanta solidità può esserci

in quell’esser presenza

che ci contorna di paesaggi

che ci ammalia d’impervietà

che ci circonda ad ogni sguardo.

Salde sono lì a dimostrare

nel silenzio apparente del tempo

quell’idea di saldo che ci accomuna

ad ugual possezza di principii

che da roccia inanimata

risponde comunque di visibile

piantata sul suolo che pestiamo

cambiata da umano ingegno

che può abbellire o abbruttire.

In ogni caso può rendere diversità

dando quel corpo dissimile

nella forma desiderata

per quella volontà così possente

che può cambiare anche una roccia…