Non e’ vero che
il rispetto del sentito
non ha spessore altro
che t’avvicina all’inconcludenza
d’ogni azione cosi’ fatta
nel sentire quella primordiale
…spinta ad avere consistenza
ogni volta che quell’anima
ha avuto sazio d’espressione
nel permetterle d’agire
con la dolcezza da riempire
quel vuoto d’incertezza
che ogni volta era compensarne
…il senso…il perche’
…il mai…il dopo
…il respiro…il pieno
…il morire…l’addio
…la gioia…l’amare
…il grazie…il sapere
…il cerchio…la chiusura
…la luce…il buio totale
…il dilanio…il cielo di stelle.
Non e’ vero che
buttare nel dimenticato
tutto lo spessore dell’udito
e’ chiudere i legami d’oltre
che cementano le vite
oltre quell’attimo splendente
cosi’ misura dell’ora d’ora
spessore…solo spessore…
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