Che dolcezza di conforto
puo’ essere la natura
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L’immobilita’ apparente
e’ invece quel luccichio
Ad un uomo sconosciuto
che invece e’ al di la’
I pazzi sono saggi
di quello spessore
Infinito di silenzio
e’ l’armonico ritorno
Quella finta aggregazione
che sta a guardare solo
Il gusto dell’infinito
arriva fino a dentro
Il mattino…cosi’ mio
quando e’ profondita’
Il gorgheggiare alternante
di vocii sparsi nel verde
Siamo vivi davvero
nel vivere di semplicita’