Nella vita umana
ci sono cose che
…non possono essere misurate
ne’…possono essere definite
perche’ c’e’ un regno sommerso
che viene oltraggiato di continuo.
Non e’ colpa dell’umano popolo
essere depistati fin da sempre
a credere ognuno nel proprio infinito
perche’ c’hanno tolto quella facolta’
d’avere un dialogo producente altro
con la propria parte piu’ vera.
Questo e’ il vero peccato
di tutte quelle misure usate
per avvilire le vite oggi..solo impaurite
dalla presenza del vocio interiore
ch’accoglie verita’ da esaltazione
perche’ e’ peccato credere…conoscendosi
d’esser…portatori di vita
d’esser…portatori di bellezza
d’esser…portatori di mondo nuovo.
L’idea del peccato
e’ il freno d’ogni nuovo mondo
quasi fossimo responsabilizzati a seguire
l’ignominia del decantato progresso
uguagliato alla programmazione perpetuata
al che mai ci si debba rivolgere altrove
al che mai ci si debba domandare
quanta infelicita’ accoglie quel peccato
ereditato e non compreso nella sua implosione…