La solitudine è infinita
e..comunicare è un giocare
sì, perchè nel parlare
si lascia aprire la bocca
ma…non il pensiero.
Ognuno di noi è..un accumulo
di strutture ataviche
sconosciute ai più
in uno sconsolato esistere
…come cose
…come oggetti.
Cose rotolanti chiuse
ermeticamente siamo
i..cittadini del mondo
così inutilmente vivi
così palesemente morti.
Attraversiamo la vita
come comandati da
…rabbie inesplose come bombe
…dolori viventi blindati
…essenza flaccida e grigia
…paura d’essere quel che si è.
Immersi nella solitudine
cerchiamo di vivere
di quel sano egoismo maestri
come se ..non ci appartenesse.
Tutto non è il nostro
e…la verità tace
per non prendere visione
che siamo proprio soli…
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