Janet e’ li’…sulla scogliera

aspetta dai flutti spumosi

la nave che oltraggia la sorte

mentre guerra di guerra

annuncia solo la morte

mentre l’anima di speranza

e’ li’…salda nel corpo

nella stretta sul capo di scialle

nell’alzarsi come veli di vesti

nella nera liberta’ che frastorna

capelli cosi’ ondosi di vento.

Janet e’ fissa a guardare

l’orizzonte lontano netto

mentre aspetta sapendo

quanto amore c’e’ in lei

da porgere al suo mondo personificato

nell’argento di ricci…nella luce di occhi

nelle mani poderose d’assaggio

nella corsa a vivere.

Quanto tempo e’ li’ a fermare

l’oggi e quel tempo di ieri

che insieme possano divenire l’ora d’ora

nei corpi di due anime.

Janet e tante come lei.

Janet e tanti come lui.

La spuma e’ onda fracasso

che sbatte d’arriccio arrabbiato

nel volo di gabbiani vocianti lo spasmo

d’esser liberta’ di paura e poi di liberoso urlo

quasi a spaccare il tempo

quello che non esiste

del prima…dell’ora…del dopo…