Gli invisibili…

Quanti invisibili sono vivi

e’ la domanda che stamane

sovviene per farmi davvero piangere

con il cuore che riesce a chiedere

quella visibilita’ che e’ perenne qui.

E’ sulla terra che porgiamo tratto

d’una percorrenza difficile o facile

a secondo della propria vulnerabilita’.

E’ sulla terra che si fatica molto

per rendersi partecipi di consistenza

quella vera e costretta dall’incapacita’

di vedersi proiettati ma resi invisibili.

Quella perdita di sostanzialita’ e’ specchio

di un vero massacro dell’uomo sulla terra

anche se piangerci su e’ il riempire quasi

che porgi alla verita’ del malsano modo

d’una modalita’ fatta da egoismo sviscerato

che..non sai e…non puoi sconfiggere

perche’ amare e’ anche quella una scelta

…scelta d’incondizionato farsi trasparenza

per insegnare silenziosamente cos’e’

il dare solo…il dare immotivato e retto

dalla parte migliore d’ognuno cosi’ svenduta

persi dietro il farsi del male da soli.

Piangere e’ lavare l’ipocrisia

piangere e’ avere pieta’

piangere e’ contrarsi di spasmo

in un disequilibrio emotivo spiegabile

proprio per l’invisibilita’ scudiscio dei senz’anima.

 

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